domenica 25 agosto 2013

NO DICLOROPROPENE nei nostri CAMPI !

Interrogazione dei “grillini” su inquinamento dei campi ...

Tutelare chi coltiva rispettando la legge e la natura oltre che la salute di uomini ed animali. È in questi termini che legge l’allarme “dicloropropene” Pasquale Milite, già candidato a sindaco a Nocera Inferiore per il Movimento Cinque Stelle.
 «Mi sono sempre chiesto - sostiene Milite rispondendo al sollecito del cronista - a cosa servissero quei teli sul terreno senza coltivare che spesso vedevo nelle nostre campagne. Poi, pochi giorni, fa ho avuto modo di vedere servizi televisivi e leggere articoli in merito alla fumigazione ed ho capito tutto. L’utilizzo del “dicloropropene” per abbattere alcuni patogeni del terreno sembra non essere un “rimedio” particolare».
Il problema, secondo la riflessione del grillino, è, come denunciato dal Comitato per la Difesa della Salute, sta nell’uso «indiscriminato e non solo per il consentito di un prodotto che è ritenuto altamente nocivo per la salute di noi cittadini. Anche in virtù dell’inquinamento delle falde sottostanti, non solo della possibile propagazione attraverso le colture. Sono lieto di vedere che il Comitato per la Difesa della Salute si sia mosso velocemente per denunciare la cosa agli organi competenti ed alle alte cariche dello Stato. Io stesso mi adopererò per rendere noto quest’ulteriore problema ai nostri parlamentari del M5S, che si aggiunge a quello evidenziato proprio ultimamente dell’inquinamento del fiume Sarno, al quale probabilmente contribuisce anche il dicloropropene. Lanciare l’allarme dicloropropene non significa bloccare l’agricoltura, ma tutelare chi coltiva rispettando la legge e la natura oltre che la salute di uomini ed animali».
Il Co.di.Sa. ha segnalato ai diversi ministeri oltre che ai carabinieri di Nas e Noe - con una dettagliata denuncia - il ricorso, nell’Agro, per la fumigazione, alla sostanza chimica il cui uso, sia a livello europeo che italiano, è consentito solo in alcuni periodi dell’anno.
E per favorire colture specifiche come il tabacco e le fragole. Il Comitato ha chiesto l'interventi immediato di autorità, investigatori, inquirenti. Facendo notare di aver sollecitato attenzione rispetto alla faccende dicloropropene negli ultimi due anni a più riprese. Senza ottenere riscontro.
Nella nota era scritto chiaramente: in caso di un prolungarsi del silenzio da parte di organismi ed istituzioni competenti, la denuncia proseguirà con la pubblicazione di un dossier dettagliato realizzato anche sulla scorta di dati scientifici assemblati da esperti in materia sia ambientale che di tutela della salute umana.
Ora che la questione è stata sollevata si spera in rapidi interventi.
Patrizia Sereno da "La Città" del 21-08-2013

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