Interrogazione dei “grillini” su inquinamento dei campi ...
Tutelare chi coltiva rispettando la legge e la natura oltre che la salute di uomini ed animali. È in questi termini che legge l’allarme “dicloropropene” Pasquale Milite, già candidato a sindaco a Nocera Inferiore per il Movimento Cinque Stelle.
«Mi
sono sempre chiesto - sostiene Milite rispondendo al sollecito del
cronista - a cosa servissero quei teli sul terreno senza coltivare che
spesso vedevo nelle nostre campagne. Poi, pochi giorni, fa ho avuto modo
di vedere servizi televisivi e leggere articoli in merito alla
fumigazione ed ho capito tutto. L’utilizzo del “dicloropropene” per
abbattere alcuni patogeni del terreno sembra non essere un “rimedio”
particolare».
Il problema, secondo la riflessione del grillino,
è, come denunciato dal Comitato per la Difesa della Salute, sta nell’uso
«indiscriminato e non solo per il consentito di un prodotto che è
ritenuto altamente nocivo per la salute di noi cittadini. Anche in virtù
dell’inquinamento delle falde sottostanti, non solo della possibile
propagazione attraverso le colture. Sono lieto di vedere che il Comitato
per la Difesa della Salute si sia mosso velocemente per denunciare la
cosa agli organi competenti ed alle alte cariche dello Stato. Io stesso
mi adopererò per rendere noto quest’ulteriore problema ai nostri
parlamentari del M5S, che si aggiunge a quello evidenziato proprio
ultimamente dell’inquinamento del fiume Sarno, al quale probabilmente
contribuisce anche il dicloropropene. Lanciare l’allarme dicloropropene
non significa bloccare l’agricoltura, ma tutelare chi coltiva
rispettando la legge e la natura oltre che la salute di uomini ed
animali».
Il Co.di.Sa. ha segnalato ai diversi ministeri oltre
che ai carabinieri di Nas e Noe - con una dettagliata denuncia - il
ricorso, nell’Agro, per la fumigazione, alla sostanza chimica il cui
uso, sia a livello europeo che italiano, è consentito solo in alcuni
periodi dell’anno.
E per favorire colture specifiche come il
tabacco e le fragole. Il Comitato ha chiesto l'interventi immediato di
autorità, investigatori, inquirenti. Facendo notare di aver sollecitato
attenzione rispetto alla faccende dicloropropene negli ultimi due anni a
più riprese. Senza ottenere riscontro.
Nella nota era scritto
chiaramente: in caso di un prolungarsi del silenzio da parte di
organismi ed istituzioni competenti, la denuncia proseguirà con la
pubblicazione di un dossier dettagliato realizzato anche sulla scorta di
dati scientifici assemblati da esperti in materia sia ambientale che di
tutela della salute umana.
Ora che la questione è stata sollevata si spera in rapidi interventi.
Patrizia Sereno da "La Città" del 21-08-2013
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