sabato 27 settembre 2014

Napule, o Sud, nun è na carta sporc' ...

Qualcuno pensa che io provi giovamento quando tiro fuori qualcosa che non va', o faccio una critica a chi ci sta ad amministra', e invece no ... mi si torcono le budella e mi viene la pelle d'oca ... mi sento più vile di chi può e non fa nulla, perché penso che forse io stesso faccio troppo poco ...

Dovrebbero far riflettere certe parole che sembrano riecheggiare ovunque, ci sono solo abitazioni, convenienze personali, non si può dare più spazio e sfogo ai bambini ... una scuola che è assente, che non ascolta le sofferenze, pur essendo il primo fronte di ascolto ed osservazione ... le forze dell'ordine che lasciate in balia delle scarse disponibilità economiche stanno perdendo loro stessi la fiducia nello Stato ... si lo Stato, quello che dovrebbe interpretare noi ed invece lavora per pochi ... intanto il malumore cresce, così come continua a crescere la disoccupazione e chissà quando qualcosa esploderà ...

Cambierà qualcosa?
Speriamo di si e che accada prima che scoppi il Vesuvio o il Marsili , perché visto che nulla o poco è stato fatto per una reale prevenzione e preparazione alla fuga, potrebbero esserci tanti morti e sicuro più innocenti che colpevoli, perché loro, gli abitanti hanno si chiesto, ma ci sono stati tanti che non hanno mai detto no e li hanno lasciati fare pur di coprire gli "amici degli amici" ...



Grazie a Vincenzo Luca Forte e Giovanna Testa per avermi dato modo di riflettere ancora ...


Napule, o Sud, nun è na carta sporc' ... o problem' è che nisciuno se ne importa ... ed ognuno aspetta a' ciorta ...

Se Vi fa piacere leggete anche questa riflessione del lontano 6 dicembre 2012

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