mercoledì 12 marzo 2014

Essere #portavoce ...

Cos'è per me, o meglio come ho interpetrato io il #M5S l'ho già scritto più volte, ma la cosa che vedo dimenticare da alcuni eletti è di essere #portavoce ... questo non significa essere invertebrati, ci mancherebbe, ma nemmeno agire secondo proprie iniziative, nemmeno condivise con la circoscrizione di riferimento e spesso andando fuori territorio anziché interessarsi di lavorare quelle che sono le istanze più evidenti
 

La mia vuole essere solo una riflessione e magari far capire che se qualcosa succede di male non è detto che non si può rimediare!

Veniamo per esempio agli eletti al parlamento, ognuno ha scelto dei suoi collaboratori, ognuno un suo metodo, ognuno gestisce i rapporti come crede e con chi crede ... ma se abbiamo detto di voler essere una Comunità allora perché spezzettiamo l'organizzazione?

Non sarebbe stato meglio creare un pool di collaboratori e distribuirli sul territorio, dopo averli scelti con i gruppi degli attivisti?

Non sarebbe utile creare dei gruppi di studio tematici con i soldi dei gruppi parlamentari che lavorerebbero le istanze pervenute dal territorio dopo averle analizzate e selezionate a monte?

Probabilmente, così facendo si eviterebbero personalismi, favoritismi e si creerebbe un funzionamento virtuoso del ciclo di lavoro...

Ah, un'altra cosa, immaginiamo la crescita culturale e funzionale che ci potrebbe essere anche dell'ultimo attivista arrivato...

Ma questo è solo il pensiero di UNO degli attivisti sparsi e magari potrebbe essere anche il peggiore, ma facciamo in modo di migliorare gli strumenti per evitare gratuiti allontanamenti di chi pur avendo voglia di fare non si riesce ad orientare...

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