sabato 1 aprile 2017

1° Maggio ... Festa del lavoro, dei lavoratori, o presa per i fondelli?

Parlare di festa oggi, nel 2017, sembra alquanto paraddossale!
Il precariato giovanile, la disoccupazione degli ultra cinquantenni, ma quella in generale, deve farci chiedere quanto, ancor di più oggi, sarebbe valido lo slogan, coniato dagli studenti a Bologna nel '77, «Lavorare meno, lavorare tutti», ragionando senza nessuna barriera ideologica e politica.
Personalmente ne sono convinto da tempo, così come è importante quanto sostenuto da Confucio: «fai un lavoro che ti piace e non lavorerai un giorno della tua vita» dato che il lavoro è dignità e non dovrebbe rappresentare un peso per nessuno, se non una necessità sociale per svolgere ognuno un pezzo di quel lavoro che serve per sostenere la Vita.
Certo, tanti potranno obiettare che non è possibile, che il ragionamento è troppo utopistico, ma intanto nessuno si ferma a valutare quanto sta accadendo intono a noi con l'automazione spinta dei processi industriali senza l'adeguata formazione tecnica degli addetti, così come nessuno pensa di recuperare l'esistente e fare la giusta manutenzione agli edifici e monumenti di cui disponiamo.

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